Eccomi all’ultima esperienza di stagione, la G.F. Campagnolo Roma. Manifestazione che chiude il mio 2018 alla scoperta di alcune delle più belle gran fondo del panorama nazionale. Dopo la Strade Bianche e la Gran fondo De Rosa a Firenze che ho scelto per l’indiscusso fascino della Toscana, la Nove Colli Selle Italia che senza dubbio è la regina di queste manifestazioni non poteva mancare una delle gare più giovani e interessante per location e format.
Grazie al supporto impareggiabile di ProbikeShop e Campagnolo ho avuto l’opportunità di prendere il via a questo evento e di raccontarlo come sempre da un punto di vista estremamente personale. Sorpresa inaspettata è stata l’accoglienza degli organizzatori che mi hanno scelto come photoblogger inviato sul campo. Essere li in prima fila accanto a Ballan, Tafi e il Gerva e scambiare con loro anche solo una battuta è stato un vero piacere.
Meteo ideale sia il sabato che la domenica, è stato quindi molto piacevole giare un po’ per i vari stand del villaggio e fare una passeggiata serale per il centro. Sono celebri le ottobrate romane e forse in questa occasione Roma ci ha regalato una delle migliori, per temperatura, colori e luci.
Mattina sveglia alle 5:00, colazione sostanziosa come sempre in queste occasioni e poi via direzione partenza. Temperatura perfetta, un pò di casino per entrare in griglia ma alla fine ci siamo 🙂 Si parte, tutto molto easy, girata turistica per il centro abbastanza tranquilla, mi faccio sfilare dal gruppone e sento solo tante risate , stranamente niente insulti, grida e bestemmie che di solito “colorano” i tratti di trasferimento. Mi ricongiungo con gli altri e partiamo del nostro passo. Pedaliamo senza spingere troppo, traffico completamente chiuso, qualche buca ma sicurezza sempre al top e non è un dettaglio visto che siamo a Roma e il traffico è sempre abbastanza sostenuto.
Strade in condizioni discrete se paragonate allo schifo di asfalto che abbiamo in Umbria, per chi pedala in altri lidi magari l’impressione è stata diversa.
I tratti cronometrati si susseguono e sono abbastanza ravvicinati ma comunque c’è sempre tempo per recuperare. Le salite sono abbastanza impegnative ma non estreme, il Murus è forse la più severa per fondo e pendenze ma è relativamente breve.
I ristori ottimamente posizionati sono sempre molto forniti. Panini, pizza, frutta, sali minerali, crostate, insomma una grande varietà.
Estremamente particolare la zona di arrivo e non poteva essere altrimenti. Ultimi metri in pavè nei pressi delle Mura Aureliane per chiudere in perfetto stile Roma Antica.
Ma veniamo al sodo, al di là della bellezza del percorso ecc. ecc. cos’è che mi farà tornare anche nel 2019? Senza dubbio le EMOZIONI della partenza dai Fori Imperiali all’alba, il giro turistico per il centro, la dimensione da grande evento ma con la familiarità della garetta di paese. Soprattutto tornerò perchè ho avuto l’impressione che tutti i cinquemila partecipanti fossero li per condividere questa esperienza e godere di queste cose lasciando addirittura in secondo piano l’aspetto prettamente agonistico. Non ho visto scene di delirio da agonista frustrato, maleducazione ecc. ecc. Insomma atmosfera serena e rilassata in una location impareggiabile.
Altra cosa che mi è piaciuta veramente molto è il format. I quattro tratti cronometrati sulla base dei quali viene stilata la classifica è quanto di meglio si possa chiedere per una giornata passata con i soliti compagni di uscita. Non si corre il rischio di perdersi nel gruppo, puoi aspettare chi rimane indietro senza compromettere la classifica e gli stop ai ristori non sono una perdita di tempo ma un’occasione in più per godersi lo spirito dell’evento. Insomma la sensazione è quella di un giro della domenica con le immancabili soste ai bar.
In zona villaggio forse l’unico neo di un’organizzazione impeccabile infatti l’attesa per utilizzare il bike parking e accedere al pasta party è stata abbastanza lunga. L’impressione è che l’area seppur bellissima delle Terme di Caracalla stia un po’ stretta ai numeri di questo evento. Dal mio punto di vista non ha rappresentato un problema e se messo in paragone con la sicurezza totale garantita sul percorso e l’abbondanza dei ristori passa sicuramente in secondo piano.
Indubbiamente per me l’appuntamento si rinnoverà per il 2019 e cercherò di portare con me anche tanti compagni che nonostante l’eta non più giovanissima continuano a pedalare ma che hanno abbandonato le gran fondo. A Roma c’è spazio per far divertire tutti 🙂